La scuola delle religioni. Trasmissione culturale e istituzioni educative nelle tradizioni religiose

Ciclo di lezioni, ottobre 2009 - gennaio 2010


I numerosi dibattiti in merito alla presenza delle religioni nelle scuole pubbliche – attraverso l’esposizione di simboli religiosi, la celebrazione di ricorrenze tradizionali e la presenza di un insegnamento confessionale – non sono che la più recente manifestazione dei precari equilibri instaurati, nelle società contemporanee, tra le istituzioni civili e le istituzioni religiose in materia di educazione. Al di là di questi dibattiti, spesso politicamente e ideologicamente orientati, la questione non riguarda solo lo spazio di convivenza determinato dal rapporto tra dimensione laica e dimensione religiosa, perché è fondamentale principalmente nell’analisi della storia e della natura delle istituzioni educative religiose, la cui missione non consiste tanto nella trasmissione dei saperi umanistici tradizionali quanto nello sviluppo di specifici contenuti religiosi. In questo caso trasmissione del sapere significa discussione teologica, riflessione etica ed elaborazione del culto che producono le principali forme di autorappresentazione delle religioni. È dunque all’interno – non all’esterno – delle religioni che le questioni educative meritano una particolare considerazione. Come l’antropologia e la sociologia delle religioni non hanno mancato di mettere in luce, ogni religione necessita di una formalizzazione istituzionale per poter perdurare nel tempo, accrescere la propria influenza sociale, strutturarsi in forma di sapere fondato su un messaggio divino e consolidare la propria autorevolezza normativa: tramandare di generazione in generazione forme, contenuti e pratiche religiose significa costruire quella “memoria significativa” di sé su cui riposa la consapevolezza identitaria di ogni comunità religiosa organizzata nel tempo e nello spazio. Oltre che dai testi sacri e dalle narrazioni teologiche, le tradizioni religiose sono costituite da riti, liturgie e pratiche sociali: emerge qui la centralità del rapporto tra trasmissione culturale e educazione religiosa, che non si limita alla conservazione dei precetti e dei dogmi, ma comporta l’apprendimento di dottrine, di interpretazioni, di norme, di una lingua. Per questo motivo le istituzioni educative strutturate dalle tradizioni religiose costituiscono il luogo in cui si intrecciano trasmissione del sapere religioso e trasmissione culturale.

Il ciclo di lezioni del Centro Studi Religiosi si propone di comprendere, in una traiettoria di lungo periodo, il ruolo delle istituzioni educative nel contesto delle tradizioni religiose, approfondendo sia la questione antropologica della trasmissione del sapere, sia quella istituzionale relativa alla natura dei luoghi dell’educazione nelle comunità religiose. Anche attraverso alcune indagini storiche rappresentative delle principali tappe che hanno caratterizzato la strutturazione delle istituzioni educative nelle religioni del Libro, l’intento del ciclo consiste nel fornire materiali e riflessioni utili alla comprensione sia dei processi di istituzionalizzazione e formalizzazione dell’esperienza religiosa, sia dei termini del confronto contemporaneo tra tradizione religiosa, pluralismo culturale e sfera pubblica. È in particolare sul terreno di tale confronto che occorre sottolineare due questioni rilevanti che permettono di riflettere sulla complessa dialettica tra tradizione e modernizzazione che si sviluppa all’interno delle religioni. Da un lato, la progressiva costruzione di società multiculturali ha spinto all’elaborazione di forme di convivenza tra modelli storicamente separati e alternativi di tradizioni religiose, che dunque devono ripensare il proprio ruolo alla luce dei rapporti non solo con le istituzioni civili, ma anche con le istituzioni educative di altre religioni che progressivamente – se vogliono continuare a essere presenti e rilevanti all’interno di uno spazio pubblico in cui è garantito il pluralismo – sono condotte a indebolire il carattere assoluto delle proprie prerogative. Dall’altro lato, sembra impossibile chiedere alle religioni di rinunciare in toto al carattere “assoluto” dei propri principi e di abbracciare un modello di educazione esclusivamente circoscritto alle dimensioni culturali, etiche e sociali. È dunque all’interno dello spazio di mediazione e interazione tra la dimensione delle credenze religiose e la condivisione di comuni valori civili che si originano forme diverse di modelli educativi e, di conseguenza, di trasmissione culturale, di società politica e di cultura religiosa.

Riepilogo

Anno accademico
Tema
  • La scuola delle religioni
Periodo
Informazioni e contatti
La partecipazione è libera. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il ciclo di lezioni gode dell’accredito ministeriale per la formazione del personale della scuola (D.M. 18 luglio 2005). Le lezioni si tengono presso la Fondazione Collegio San Carlo, via San Carlo 5, Modena, tel. 059/421237, fax 059/421260.

www.fondazionesancarlo.it

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