La prima domanda alla quale deve rispondere una riflessione sull’antropologia filosofica è quella sulle sue radici nel panorama europeo. È difficile negare che questa esperienza teorica – che mette al centro del proprio interesse la questione dell’eccentricità dell’uomo rispetto all’ambiente – assuma talvolta le fattezze di un fenomeno improvviso ed esplosivo, ma non sedimentato – e di durata non lunga. Astrazion fatta per alcune opere di Gehlen e Plessner negli anni Cinquanta e Sessanta, non è agevole sottrarsi all’immagine di una vicenda che esaurisce la sua spinta nell’epoca di Weimar e che comunque non si ramifica in forma «egemonica» – neppure in una delle sue principali considerazioni teoriche, quella della specificità dell’uomo inteso come “essere esposto” e come “animale non definito”. La seconda domanda alla quale occorre rispondere può essere così formulata: a fronte delle obiezioni indirette mosse, per esempio, da Hannah Arendt (è prioritaria, e legittima, la domanda sulla condizione umana o quella sulla natura umana?), il patrimonio dell’antropologia filosofica si rivela essere di stampo vetero-umanistico oppure è in grado di sostenere almeno in parte le attuali sfide concettuali, per esempio intorno alla concezione culturale del lavoro inteso come risposta alla ‘costitutiva’ carenza dell’uomo? A queste due domande si tenterà di rispondere anche ricostruendo le valenze particolari della nozione di estraneazione all’interno dell’antropologia filosofica. Essa consente di coinvolgere autori atipici come Hans Blumenberg e attesta che l’antropologia filosofica ha precocemente registrato e metabolizzato la crisi di un certo paradigma hegeliano e marxiano, ponendosi come una valida interlocutrice di nuovi settori e ambiti di riflessione.
Riferimenti Bibliografici
- B. Accarino (a cura di), Ratio imaginis. Uomo e mondo nell’antropologia filosofica, Firenze 1991;*
- U. Fadini, Il corpo imprevisto. Filosofia, antropologia e tecnica in Arnold Gehlen, Milano 1988;*
- M.T. Pansera, Antropologia filosofica, Milano 2001;*
- M. Russo, La provincia dell’uomo. Studio su Helmuth Plessner e sul problema di un’antropologia filosofica, Napoli 2000;
- O. Tolone, Homo absconditus. L’antropologia filosofica di Helmuth Plessner, Napoli 2000.
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