“ferma la nave e il nostro canto ascolta” è l’invito che nell’Odissea le Sirene rivolgono ad Ulisse.
Partendo da questa suggestione il pubblico è invitato a fermarsi di fronte alla facciata del Palazzo dei Musei per cogliere attraverso una successione di immagini le multiformi sembianze che la Sirena ha assunto nelle arti figurative nel corso dei secoli: la primitiva donna-uccello portatrice di morte nei vasi dell’antichità classica, si trasforma in donna-pesce a cui, nell’immaginario romanico, viene affidato un messaggio di ammonimento per il fedele, come la Sirena del Maestro delle Metope del Duomo di Modena. Dalle interpretazioni dell’età moderna con Dürer, Bosch e Rubens si passa al Romanticismo e ai protagonisti del Simbolismo (Odilon Redon) e del Surrealismo (Paul Delvaux, René Magritte) dove il ricorso al fantastico e ad esseri ibridi assume un ruolo centrale, fino a giungere alle ultime ricerche artistiche (Jeff Koons, Kiki Smith ed altri ancora).