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I rapporti tra cristianesimo e politica sono di lunga data. Quest’ultima, d’altro canto, è un concetto polisemico, che non può essere trattato isolatamente, dal momento che è intrinsecamente legato a temi come lo Stato, l’autorità, il potere, le forme di governo, i diritti umani, la legge naturale. Concretamente, questo rapporto ha trovato una forma di realizzazione storica nelle relazioni, prima di tutto giuridiche, tra Chiesa e Stato, o meglio, tra le varie forme di Chiese cristiane e i vari tipi di potere con cui esse sono entrate storicamente in relazione. D’altro canto, «politica» rimanda anche alla riflessione sulle forme concrete dell’agire politico, alla «scienza politica» e, per converso, alle varie forme di riflessione teologica che hanno cercato di adattare la dimensione escatologica e apocalittica del messaggio originario sul regno di Dio al mutare delle condizioni storiche. Né va trascurato il fondamentale nesso, oggi ritornato di impellente attualità e che deve trattenere la nostra attenzione, tra politica ed etica. È, infatti, sul terreno del fine dell’agire politico (il bene comune), oltre che dei suoi fondamenti (la legge naturale) e delle varie forme di legittimazione e di rapporto tra potere religioso e potere politico, che si sono storicamente date le figure più interessanti e significative. […]
Nella «società postsecolare» la modernizzazione della coscienza pubblica finisce col comprendere, in fasi diverse, mentalità sia religiose sia secolari, trasformandole riflessivamente. Fede e ragione, organizzazioni religiose e Stato laico, divengono così paradigmi complementari e non più oppositivi. Questo lento processo di dislocazione di competenze cui si accompagna un ancor più lento e difficoltoso processo di riconoscimento giuridico, che è ormai fatto compiuto in molteplici campi della vita civile, dall’assistenza alla scuola, e cioè nelle molteplici concrete situazioni in cui si costruisce la vita complessa della società postsecolare, mentre costringe a ridefinire appartenenze e identità, pone un problema più generale di ethos pubblico condiviso, che non trova risposta nelle forme tradizionali di democrazia.
(da G. Filoramo, La Chiesa e le sfide della modernità, Roma-Bari, Laterza, 2007, pp. 74-75, 90)*
Riferimenti Bibliografici
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