Lo spettacolo, di e con Massimiliano Finazzer Flory, interpreta la fantasia borgesiana in una particolare declinazione di teatro, letteratura e musica. Suggestiva la scenografia, che allude ai temi emblematici del grande scrittore argentino: il gioco degli scacchi come rapporto tra caso e destino, la biblioteca e il libro come metafore del compito infinito del conoscere e soprattutto lo specchio, seducente e deformante modo di accedere al reale. Il viaggio letterario sarà accompagnato dalle musiche di Astor Piazzola – che mescolano la scrittura tradizionale del tango a incursioni nel jazz e nella dodecafonia – eseguite dal Quintetto Neofonia Ensemble (fisarmonica, violino, pianoforte, vibrafono, contrabbasso). E ci saranno i racconti e le poesie del grande Borges, cieco e veggente: L'Aleph, Funes, Ragnarök, La Parabola del Palazzo, I Giusti, in un'antologia dove la letteratura si conferma "finzione di finzioni" e le parole, come gli specchi, una moltiplicazione inesauribile e ironica della realtà.