«La galleria Spazio Fisico, in occasione del festivalfilosofia 2008, si è rivolta agli artisti che si riconoscono nella galleria invitandoli ad esplicitare attraverso opere significative il loro modo di intendere il rapporto tra la creatività e il fare. Il quadro complessivo che ne è risultato è il frutto di una relazione reciproca tra la personalità dell'artista e il regno del possibile. L'arte, infatti, è una dialettica costante tra i limiti imposti e il tentativo di superarli. Qualunque opera d'arte è il risultato di questo conflitto: la forma che sta davanti a noi è di volta in volta immagine, fantasma, mostro, allegoria e comunque sempre presenza fisica, processo interiore che si materializza e si rivela per la prima volta ai nostri occhi».
Gli artisti invitati ad esprimere opere in linea col tema sono: Lucietta Righetti, Nicoletta Moncalieri, Giovanni Valbonesi, Stefano Grasselli, Marcela Barros.
Fanciulle dal mistero impenetrabile, animali lesti e sfuggenti e oggetti trasformati in enigmi esoterici animano l'universo tutto al femminile di Lucietta Righetti. Soltanto in parte assimilabili alla vaga e vasta categoria dell'arte naif, perche' volutamente discoste nella vita come nell'arte, le scelte stilistiche dell'artista testimoniano un approccio gioioso e giocoso alla pittura, che la libera da qualsiasi preoccupazione esecutiva e da ogni artificio della tecnica, semplice strumento per illustrare le sue "fiabe visive". Le creature evocate da Lucietta Righetti possiedono infatti una l'inquietudine propria della fiaba e del sogno, fatta di sguardi fissi ma indecifrabili, di situazioni conosciute ma velate nel ricordo, di sensazioni mai provate ma latenti nel nostro mondo interiore.
Il lavoro di collage di Nicoletta Moncalieri si esprime secondo diversi tipi di ricerca formale prendendo in considerazione un mondo di materiali solo apparentemente univoci.
L'uso delle carte-trovate, frammenti di scritture, icone, gessi, inchiostri rimanda ad un alfabeto leggibile su molteplici piani. La sospensione temporale, il richiamo al passato, il gioco, l'allusione sono quindi la cifra del suo operare.
Giovanni Valbonesi è nato a Roma ma vive e lavora a Modena dove dipinge i suoi quadri con tecnica quasi esclusivamente a collage. La scoperta di Dubuffet (a Venezia nel 1960), la successiva conoscenza dell'opera di Schwitters e quindi della poetica e della lezione formale di Klee, sono state determinanti nelle scelte formative iniziali e riemergono più o meno costantemente fino alla produzione più recente, pur se attraversate da quanto fatto, visto e vissuto. Sue opere sono apparse su copertine di libri. Ha partecipato a rassegne internazionali di Mail Art. Recentemente ha curato le immagini per uno spettacolo di danza contemporanea.
Stefano Grasselli con un gesto figurativo/espressivo di grande impatto emozionale dipinge animali feroci e inquietanti, reali o immaginari, creature della mitologia o delle tradizioni popolari. Nel suo atelier troviamo il gufo, il licantropo e soprattutto il lupo, che regredisce alle origini ridiventando la bestia feroce che sgozza gli agnellini o che, nelle favole, insidia Cappuccetto Rosso per le strade del bosco. Sono gli animali cattivi, immagine ancestrale delle nostre paure più profonde.
Nata a Buenos Aires, Marcela Barros frequenta la Scuola d'Arte applicata all'industria di Milano, si diploma all'Accademia di Belle Arti di Bologna e si forma come attrice al Centro di ricerca teatrale di Milano. Dal 1996 conduce laboratori di didattica dell'Arte in Musei, Scuole e altre istituzioni (fra cui la Galleria Civica d'Arte Moderna di Trento, la Pinacoteca Comunale di Terni, la GAM di Bologna, il Museo Pecci di Prato). Dal 1999 opera in qualità di "esperto di laboratorio", nel "Corso di Didattica e Comunicazione Efficace" dell'Università di Trento. Tutte queste esperienze vengono portate a sintesi nella sua ricerca pittorica intesa come spazio scenico in cui gioco, danza, onirismo infantile e composizione materica ricorrono costantemente.
Inaugurazione: venerdì 19 ore 11.00
La mostra prosegue fino all'11 ottobre 2008 con i seguenti orari:
venerdì e sabato ore 18.00 – 20.00
La galleria Spazio Fisico, attiva dal 2003, è uno spazio privato disponibile per l'arte contemporanea. Sua finalità è di documentare, attraverso una contrapposizione dialettica, ciò che si è mosso e ciò che si sta muovendo, in campo estetico, nell'ambito modenese-reggiano ed emiliano in genere, riservando particolare attenzione al sommerso. L'intento è di organizzare esposizioni volte da un lato al recupero di episodi del recente passato artistico e dall'altro alla proposta di eventi che abbiano capacità innovative.
Le due finalità s'incontrano nella convinzione che la carica emotiva che ha animato episodi da poco trascorsi possa fungere da stimolo per l'indagine e l'attenzione verso il contemporaneo.
Spazio Fisico
via S. Salvatore 11
41100 Modena
059 234673