Contaminazioni

Un percorso di laicità fuori dai templi delle ideologie e delle religioni


L'autore, esponente storico delle Comunità Cristiane di Base, è da sempre impegnato sia nella militanza ecclesiale per il rinnovamento del Cattolicesimo italiano sia nella militanza civile per una corretta distinzione degli ambiti tra ciò che è di Dio e ciò che è di Cesare. Alla militanza ha sempre affiancato un'attività di elaborazione teorica mai disgiunta da un impegno di divulgazione sulle tematiche di frontiera tra religione, cultura, politica: in questa duplice prospettiva si colloca anche questo suo ultimo libro. L'excursus storico della prima parte del saggio individua proprio nella laicità – intesa soprattutto come un'opera di desacralizzazione del potere ricca di potenzialità democratiche – il carattere distintivo della civiltà europea: a partire dalla doppia radice greco-umanistica e biblico-cristiana, e attraverso le contraddizioni e i conflitti che contrassegnano l'Impero Romano cristianizzato, la Cristianità medievale imperniata sulla dialettica tra le due città agostiniane, la rivendicazione moderna di autonomia della ragione e della politica nella realizzazione di uno Stato laico e di una società aperta. Nella seconda parte il discorso si allarga dal contesto italiano ed europeo alla dimensione planetaria proprio di questo spaesante e tragico scorcio di inizio secolo. Significativo il titolo del cap. XII, "Una laicità per il XXI secolo", che nell'ampia trattazione successiva si configura sempre più distintamente come sintesi tra metodo critico e tensione etica aperta a continue verifiche e ricalibrature. Con una fertile contraddizione, la proposta di Vigli è che questa laicità, tratto distintivo della lunga tradizione europea, debba rinnovarsi in un contesto non più eurocentrico e, integrata dal confronto con la pluralità delle storie e delle culture, sappia riproporsi come cifra di una comune civiltà capace di disinnescare i conflitti distruttivi per esaltare i vantaggi delle "contaminazioni": non a caso il titolo del libro. Negli ultimi capitoli l'autore mette in evidenza le implicazioni del suo approccio alla laicità per il Cristianesimo contemporaneo, e in particolare per l'atteggiarsi dei cattolici di fronte alle grandi questioni etiche e politiche che interpellano la coscienza di credenti e non credenti nella comune dimensione della polis. "Una fede laica": questo felice ossimoro esprime, nel capitolo conclusivo, l'auspicio per un Cristianesimo adulto all'altezza dei tempi, ma, prima ancora, riassume l'impegno quarantennale di un Cattolicesimo critico italiano che non ha ancora esaurito la propria vitalità.

Dati aggiuntivi

Autore
Anno pubblicazione 2006
Recensito da
Anno recensione 2007
Comune Bari
Pagine 299
Editore