Il volume intende analizzare la costante interazione tra gli organismi internazionali (di natura sia politica che economica) e il livello locale delle unità di vita con i suoi sistemi di auto-organizzazione. I punti principali sui quali si focalizza l’attenzione di Sassen sono le nuove conformazioni delle classi sociali coinvolte e modificate dai processi globali, il ruolo delle tecnologie informatiche (per loro natura transfrontaliere) e il continuo riposizionamento delle scale di riferimento (locale, regionale, nazionale, globale). La globalizzazione ha messo in discussione il concetto di Stato-nazione come contenitore dei processi socio-economici e la corrispondenza tra scala nazionale e territorio nazionale. Con il parziale dissolvimento della scala nazionale quale unità spaziale si sono dunque create le condizioni per l’ascesa di altre unità di misura: il subnazionale (città e regioni), entità sopranazionali, regioni transfrontaliere. Di fronte a questi fenomeni le scienze sociali faticano a prendere in considerazione modelli di analisi che necessariamente devono essere "multiscalari", in quanto le relazioni sociali ormai avvengono tra attori non statali e i processi economici collegano aree di dimensione transnazionale. Una delle questioni da analizzare consiste allora nel determinare che cosa sia effettivamente nazionale – e che cosa non lo sia – nelle componenti istituzionali delle Stato collegate all’attuazione e alla regolazione della globalizzazione economica. Dagli anni Ottanta inoltre si assiste alla progressiva denazionalizzazione degli ordinamenti statali e delle istituzioni altamente specializzate: in questo modo si tende a privatizzare ciò che prima era pubblico (per esempio i servizi di sicurezza e di previdenza) e a denazionalizzare quelle che in passato erano le autorità e le agende politiche nazionali. Contemporaneamente si è andata formando una nuova geografia della centralità e della marginalità che riproduce le disuguaglianze materiali sotto una nuova veste socio-economica.
All’interno di questa nuova geografia, sostiene Sassen, non vengono adeguatamente analizzati processi quali il mercato del lavoro e dei servizi scarsamente retribuiti, in cui l’immigrazione gioca un ruolo di rilievo. Questi processi continuano ad essere interpretati con categorie che affondano le loro radici in un periodo storico pre-globale: invece ciò che attiene ai nuovi mercati del lavoro è parte integrante della globalizzazione delle attività economiche, al cui interno si sviluppa una crescente connotazione sociale, biologica e razziale della segmentazione del lavoro.