«La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo e richiede l’adeguamento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale». L’articolo 2 della Costituzione italiana è ricordato soprattutto per la sua prima parte, trascurando invece il riferimento ai doveri di solidarietà. Proprio per ovviare a questo oblio, Rodotà ha scritto il presente volume in cui rivendica la centralità che invece spetta alla solidarietà nell’attuale momento storico e sociale. La crisi economica ha infatti ridotto drasticamente le risorse destinate al welfare, ridisegnato i suoi confini, favorito il ricorso a un "terzo settore" frammentato e ha comportato una "decostituzionalizzazione" del valore della solidarietà, provocando una subordinazione dei diritti sociali alle necessità dei mercati finanziari. La solidarietà è infatti un principio citato in molte costituzioni, invocato come regola nei rapporti sociali, ed è al centro di un nuovo concetto di cittadinanza intesa come uguaglianza dei diritti che accompagnano la persona. La solidarietà indica pertanto a una logica inclusiva, paritaria e irriducibile al profitto, visto che permette la costruzione di legami sociali nella dimensione propria dell’universalismo. È quindi urgente, sostiene Rodotà, riscoprire e attualizzare il valore di questo principio, collegandolo strettamente ad altri che hanno analogo valore nella nostra Costituzione, come dignità e uguaglianza. Occorre pertanto che siano attivati gli strumenti istituzionali per produrre vera solidarietà (senza parlare di "nuove solidarietà"), mettendola al riparo dai colpi che le vengono continuamente inferti con l’aumento delle disuguaglianze, che rischiano di diventare un dato strutturale del panorama sociale. Al tempo stesso la realtà impone di pensare la solidarietà in un contesto globale, caratterizzato dallo spostamento di numerosi migranti: un fenomeno che per reazione spinge molti a ridurre l’idea del prossimo a un fatto territoriale, mentre invece si deve proiettare verso un "non confine" che non può escludere nessuno.