Incontro con Aristotele

Quindici lezioni


Il titolo scelto da Mario Vegetti e Francesco Ademollo delinea, fin da subito, la specificità di questa introduzione in quindici lezioni alla filosofia di Aristotele. Si tratta infatti di un "incontro" che facendo risaltare l’eccezionalità della figura e del pensiero del filosofo di Stagira si astiene dal farne un ritratto agiografico e non manca di riconoscerne le aporie e le contraddizioni. E ciò è possibile solo a partire da un attento confronto tra Aristotele e il suo maestro, Platone, e dalla consapevolezza che «Aristotele non è mai stato fedelmente platonico» così come «è sempre stato per certi aspetti un filosofo platonico» (p. 19).
La critica a Platone, contrariamente a quanto sostenuto anche da importanti studiosi, tra i quali Werner Jaeger, non è un risultato della maturità, ma è presente fin dall’inizio del percorso filosofico aristotelico; un percorso che, ponendosi nel solco degli insegnamenti del maestro, vuole tuttavia espungere da tali insegnamenti quanto risulta superfluo, se non d’impedimento, alla conoscenza del mondo (è alla maturità, una volta stemperati le urgenze degli esordi, che piuttosto appartiene un più convinto tentativo di Aristotele di riconciliare la propria filosofia con quella platonica). La dottrina delle idee è per Aristotele inutile sia sul piano ontologico che su quello epistemologico poiché non esistono mondi diversi (quello delle idee e quello della realtà materiale) e non si può darne una scienza universale: «ogni scienza ha per oggetto una regione particolare della realtà, e si fonda sui principi che sono propri di questa regione; non è possibile passare da un genere all’altro, e quindi fondare una scienza su un’altra, o derivarla da essa» (pp. 22-23; il riferimento è a Analitici posteriori I, 7). Non esiste, infatti, che un solo mondo, quello che è percepito dai sensi, di cui parla il linguaggio e su cui riflette il pensiero, quello in cui si danno la nostra vita e le nostre azioni (p. 20). Oltre all’analisi di questa dialettica tra pensiero platonico e pensiero aristotelico, il lavoro di Vegetti e Ademollo sottolinea che con Aristotele compare una figura radicalmente nuova, destinata a influenzare in modo permanente l’intera posterità: «Egli non aveva più nulla del sapiente arcaico che si proclamava detentore di una conoscenza negata ai "mortali"; e che rivendicava, in nome di questa sapienza, un diritto alla regalità sugli uomini. (…) Con lui, e dopo di lui, l’aspirazione alla sovranità della filosofia si sarebbe limitata all’ambito del pensiero e dei saperi teorici» (p. 14). Nell’isolato raccoglimento della scuola, vivendo come "straniero" nella città (senza dimenticare che Aristotele fu davvero straniero ad Atene), il nuovo filosofo si dedicava «alla ricerca e all’insegnamento i cui destinatari immediati erano i compagni di studio e di riflessione, e, oltre i limiti della scuola, l’universalità senza confini del pensiero umano» (p. 14).
Con Aristotele viene dunque alla luce quel modello di ricerca scientifica che ancora oggi guida gli studiosi e gli scienziati: specializzazione disciplinare, ricognizione bibliografica delle fonti e degli autori precedenti, rigore nell’argomentazione e nell’uso del linguaggio, condivisione delle ricerche e dei risultati attraverso l’insegnamento e la scrittura di trattati. Il trattato aristotelico rappresenta infatti una svolta senza precedenti. Il mondo greco conosceva testi scritti, filosofici e scientifici, in versi e in prosa, ma nessuno di essi «presentava neppure da lontano i caratteri del trattato aristotelico» (p. 38). Non solo: in Aristotele l’ordine dei trattati corrispondeva «a una mappa ben scandita delle regioni dell’essere» (p. 35). Una mappa che Vegetti e Ademollo, rinunciando alla tradizionale ricostruzione del pensiero aristotelico secondo la cronologia delle opere, ci restituiscono nella scansione tematica dei capitoli che compongono questo incontro con Aristotele e che si confrontano ad ampio raggio con le sue dottrine logiche, scientifiche, etiche, politiche.

Dati aggiuntivi

Autore
Anno pubblicazione 2016
Recensito da
Anno recensione 2016
ISBN 9788858422830
Comune Torino
Pagine 304
Editore