Costruzione dell'identità e trasmissione dei valori
Da più parti – sia nelle ricerche sociologiche sia in quelle di psicologia sociale – si avverte che i tradizionali meccanismi di trasmissione dei valori sembrano essersi inceppati. Gli adulti e le loro istituzioni sembrano avere molte difficoltà nel presentare modelli credibili, sistemi di riferimento chiari e distinti. Si moltiplicano i luoghi dove gli adolescenti sono chiamati a costruire la propria identità relativamente da soli. Non più solo la famiglia o la scuola, l’oratorio o il mondo del lavoro ma, molto di più, fra gli adolescenti in gruppo. Le ricerche sulla realtà giovanile e sull’universo associativo dei giovani e per i giovani rivelano alcuni dati di fatto incontrovertibili, a partire dai quali conviene prendere le mosse per discernere le tendenze culturali più consolidate fra le nuove generazioni. Essi sono: a)l’ampliarsi del fenomeno dell’associazionismo e dei gruppi informali aggregati per affinità di stili di vita, come una “rete” distesa sulla società e sul territorio; b) una rete a maglie fitte, capace di catturare domande sociali differenziate (da quelle ricreative e sportive a quelle d’impegno sociale e religioso, da quelle hobbistiche e culturali a quelle legate a forme di espressività e creatività artistica e così via); una rete sussidiaria di soddisfazione di bisogni diversificati che né la famiglia né la scuola sembrano in grado di intercettare in modo significativo o centrale; c) l’associazionismo, che canalizza energie sociali di una parte dei giovani riempendo le zone franche che si aprono nell’attuale fase di transizione delle democrazie moderne. Il volume riflette sul tema degli adolescenti in gruppo, per capire due cose. La prima, se è vero che l’aggregazione in gruppi spontanei ed informali da un lato, e l’appartenenza ad associazioni di giovani e per i giovani dall’altro, non costituiscano oggi un rilevante luogo di elaborazione di significati e di sistemi d’identificazione che suppliscono o integrano altri luoghi che, nel passato, assolvevano prevalentemente a queste funzioni. La seconda, in che misura l’ampliarsi di processi di socializzazione orizzontale non favorisca il fenomeno delle appartenenze plurime, delle solidarietà corte e dei coinvolgimenti non totalizzanti nella vita di un gruppo o di un’associazione da parte delle attuali nuove generazioni. (Dall’Introduzione di Enzo Pace).
A cura di | Sergio Ansaloni - Michelina Borsari |
Collana |
Indice