Tutto ciò è quanto abbiamo avuto modo di constatare nella prima parte del ciclo di conferenze che il Centro Studi Religiosi della Fondazione San Carlo ha dedicato al tema delle città sante e che si è svolta tra ottobre 2016 e gennaio 2017. Ogni città presa in esame si è dimostrata specificamente rappresentativa della propria tradizione. Per i profeti biblici la Gerusalemme ebraica è allo stesso tempo simbolo della corruzione terrena e modello della città celeste. Dopo essere stata conquistata culturalmente e politicamente dal cristianesimo attraverso un processo durato alcuni secoli, Roma trova nella celebrazione dei giubilei (a partire dal primo, nel 1300) una straordinaria occasione di affermazione della propria centralità ecclesiale e politica, anche attraverso i numerosi interventi di ristrutturazione urbanistica, architettonica e artistica. Sono invece gli articolati riti funerari riservati alle famiglie reali dell’antico Egitto che contraddistinguono i complessi templari di grandi dimensioni, come quelli che circondano la città di Tebe. In alcuni casi si perde nella memoria l’origine delle sacralità riconosciuta a luoghi che, esclusivamente riservati ai culti religiosi, nel corso dei secoli hanno perduto il loro status, come accaduto per il santuario di Delfi, o lo hanno invece rinnovato con forza ancora maggiore, come è accaduto a La Mecca grazie alla conquista musulmana. Infine, sono un esempio del forte legame che può instaurarsi tra potere religioso e potere politico, tanto da renderli quasi indistinguibili l’uno dall’altro, città come Teotihuacan, riferimento sacro per le culture mesoamericane, o Costantinopoli, centro “perduto” del cristianesimo ortodosso. Con la seconda parte dei lavori sul tema delle città sante, il Centro Studi Religiosi si propone di approfondire la riflessione già avviata attraverso l’esame di cinque nuovi casi particolari, così proponendosi di analizzare, secondo una prospettiva di lungo periodo, la molteplicità religiosa e sociale, materiale e simbolica, teologica e politica che caratterizza le concezioni della città santa nelle diverse tradizioni religiose, sia monoteistiche che politeistiche. Avremo dunque l’occasione di approfondire le differenze che nell’Islam separano la tradizione sunnita da quella sciita attraverso l’esame della concezione sciita dell’imam e del ruolo svolto nella storia dello sciismo dalla città santa di Karbala. Daremo ampio spazio alle tradizioni dell’Oriente, cercando di comprendere il significato del pellegrinaggio nell’induismo indiano (con particolare riferimento al caso di Varanasi), per poi analizzare il ruolo di Lhasa nel buddhismo tibetano e il modo in cui le diverse tradizioni religiose della Cina – dal daoismo al confucianesimo, dall’induismo al buddhismo – hanno sincreticamente contribuito all’elaborazione dei miti di fondazione di Pechino. Infine daremo spazio al fenomeno delle capitali mobili di alcune tradizioni dell’Africa subsahariana, nelle quali la relazione tra potere politico e potere religioso e l’identificazione tra colui che esercita il potere e la città in cui vive sono talmente strette che, alla morte di ogni re, la capitale viene smantellata e ricostruita, esattamente uguale a prima, in un nuovo luogo. Si verrà così a completare un percorso che, sebbene necessariamente non esaustivo, sarà ampiamente rappresentativo della molteplicità di declinazioni che possono assumere le concezioni della città santa nelle diverse tradizioni religiose, in modo da offrire la possibilità di approfondire ulteriormente il modo in cui concetti apparentemente univoci – quali quelli, per esempio, di “sacro”, “divinità”, “rito”, “sacrificio”, e non ultimo l’idea stessa di “religione” – possono assumere significati anche molto diversi tra loro, in epoche, luoghi e culture diverse.
Il ciclo di lezioni è organizzato dalla Fondazione Collegio San Carlo di Modena, ente accreditato presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva di accreditamento degli enti di formazione del personale della scuola n. 170/2016.
Le lezioni si tengono presso la sede della Fondazione, in via San Carlo 5, Modena: tel. 059.421237, fax 059.421260, csr@fondazionesancarlo.it, www.fondazionesancarlo.it
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