La Scuola Internazionale di Alti Studi della Fondazione San Carlo ha recentemente stipulato cinque nuove convenzioni per la conduzione in cotutela di ricerche di dottorato.
Gli accordi siglati riguardano i progetti di ricerca di Ilaria Acquaviva, dal titolo Metafisica modale e semantica a mondi possibili attraverso le Disputationes Metaphysicae: ontologia dei possibilia e sensi di “essere”, in cotutela con la Universität Luzern, con il coordinamento del prof. Costantino Esposito (Università di Bari) e del prof. Giovanni Ventimiglia (UniLU); di Marialilia Cavallaro, dal titolo Trasformazioni sociali e pratiche religiose. Il culto di Apollo nella storia greca di età arcaica e classica, in cotutela con il Max-Weber-Kolleg dell’Università di Erfurt, con il coordinamento del prof. Jörg Rüpke (MWK) e del prof. Andrea Taddei (Università di Pisa); di Mariela Maitti, dal titolo Monache patrizie: i monasteri pavesi del Seicento e i rapporti con la città, in cotutela con la Universidad de Alcalá, con il coordinamento del prof. Antonio Castillo Gomez (UAH) e della prof.ssa Gabriella Zarri (Università di Firenze); di Matteo Marcheschi, dal titolo Ut pictura philosophia: immagine, immaginazione ed ekphrasis in Diderot e nel Settecento francese, in cotutela con la Université Paris Ouest Nanterre La Défense, con il coordinamento del prof. Colas Duflo (Paris Nanterre) e del prof. Alfonso M. Iacono (Università di Pisa); di Pietro Terzi, dal titolo La réception de la Kritik der Urteilskraft de Kant dans la philosophie française contemporaine, in cotutela con la Université Paris Ouest Nanterre La Défense, con il coordinamento del prof. Elio Franzini (Università di Milano) e del prof. Jean-Michel Salanskis (Paris Nanterre).
Sono inoltre attive le convenzioni già stipulate in relazione ai progetti di ricerca di Giacomo Mariani, dal titolo Roberto Caracciolo da Lecce’s Sermons as a Source for the History of Religiosity and Culture of Late Fifteenth-Century Italy, in cotutela con la Central European University di Budapest, con il coordinamento del prof. Franco Bacchelli (Università di Bologna) e del prof. Gábor Klaniczay (CEU); di Eleonora Montagner, dal titolo Le influenze merleau-pontiane in psichiatria fenomenologica contemporanea, in cotutela con l’Université de Bourgogne di Digione, con il coordinamento del prof. Elio Franzini (Università di Milano) e del prof. Jean-Claude Gens (UB); di Sandro Passavanti, dal titolo Le patologie della percezione nell’antichità greco-romana: letteratura, filosofia, medicina, in cotutela con l’École Pratique des Hautes Études di Parigi, con il coordinamento del prof. Philippe Hoffmann (EPHE) e della prof.ssa Maria Michela Sassi (Università di Pisa); di Francesca Elide Peruzzotti, dal titolo La prova del tempo: la filosofia della storia di J.L. Marion a confronto con l’escatologia di H.U. von Balthasar, in cotutela con l’Institut Catholique di Parigi, con il coordinamento del prof. Jérôme De Gramont (ICP) e del prof. Pierangelo Sequeri (Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale); di Rachele Salerno, dal titolo La figura dello spirito libero nell’opera di Nietzsche, in cotutela con l’École Normale Supérieure di Parigi, con il coordinamento del prof. Paolo D’Iorio (CNRS/ENS) e della prof.ssa Vivetta Vivarelli (Università di Firenze).
Nel 2016, infine, si è tenuta la discussione della tesi di dottorato di Maria Dell’Isola, dal titolo Gli ultimi profeti. Oracoli, Scritture ed eresia nel montanismo, condotta in cotutela con il Max-Weber-Kolleg dell’Università di Erfurt, sotto la direzione del prof. Jörg Rüpke (MWK) e del prof. Antonio Cacciari (Università di Bologna).
Le dieci cotutele, che in alcuni casi inaugurano e in altri rinnovano il rapporto di collaborazione con importanti istituti di ricerca europei, rappresentano un ulteriore rafforzamento della dimensione internazionale della Scuola di Alti Studi nel panorama della formazione post-universitaria, testimoniata anche dall’organizzazione di convegni, dallo scambio di studenti e dal supporto offerto all’attività didattica della Scuola da quaranta docenti universitari in qualità di “soci corrispondenti” da venti paesi esteri.