Usato originariamente in ambito astronomico per indicare il movimento compiuto da un corpo celeste, nella prima età moderna il termine “rivoluzione” comincia a diffondersi anche in campo sociale e politico per designare un cambiamento di paradigma. È soltanto a partire dal 1789, tuttavia, e soprattutto tra Ottocento e Novecento che il concetto si afferma come sinonimo di un mutamento repentino e tumultuoso, di una cesura radicale rispetto ai modelli del passato a favore dell’instaurazione di nuove concezioni del mondo. Il ciclo organizzato dal Centro Culturale nell’anno 2022/2023 si propone di indagare alcune declinazioni dell’idea di rivoluzione, dedicando attenzione non solo alla dimensione socio-politica, ma anche alla sfera economica e a quella scientifica, al campo culturale e artistico e a quello delle nuove tecnologie. Grazie a tale sguardo multidisciplinare – che si spingerà anche in lontane epoche del passato allo scopo di individuare alcuni momenti di cambiamento “rivoluzionario” – sarà possibile far emergere come i processi storici siano caratterizzati sia da evidenti linee di continuità, sia da profonde fratture, che consentono transizioni e passaggi verso modi originali di interpretare la realtà e che aprono strade inedite all’emancipazione.
Ciclo di lezioni proposto nell’ambito di:
Enti promotori:
Con il contributo di:
Riepilogo
Anno accademico | |
---|---|
Periodo | |
Informazioni e contatti | Attraverso i canali di streaming è possibile interagire in diretta con le conferenze inviando commenti e domande. |