Le principali opere di Louis Dumont – uno dei più influenti antropologi del nostro secolo – sono ormai disponibili in traduzione al pubblico italiano. A dispetto di ciò la fortuna critica del pensiero dumontiano in Italia, anche presso gli stessi specialisti della disciplina antropologica, appare poco rilevabile oppure sottaciuta.
L’obiettivo che il seminario del Centro Culturale si propone è di fare il punto sulla ricezione di Louis Dumont in Italia e di contribuire – colmando anche vuoti di conoscenza – ad avviare una stagione di studi che ne misuri la fecondità e la rilevanza teorica.
Il lavoro di Louis Dumont si colloca, in parte, nel solco della tradizione di studi sviluppata da Durkheim e Mauss ed è appunto nel richiamo a questi ultimi che risiede la genesi di alcuni temi centrali da lui impiegati, e rideterminati, come quelli di gerarchia e di ordine sociale. Il doppio compito che Dumont assegna all”antropologo, o anche allo storico delle culture e della società, sta da una parte nel porsi sempre il problema del comprendere e dall”altra nell”elaborare un modello interpretativo delle diverse dimensioni assunte dal “fatto sociale totale”.
Il problema del comprendere è l’essenza dell”antropologia e la comprensione non può che essere “comparativa” in quanto è inscindibilmente un doppio cammino: innanzitutto è dirigersi verso il massimamente diverso da noi (l’India), farne esperienza e pensarlo comprensivamente; poi, a partire dall”esperienza dell”altro, è ricomprendere e riflettere sulla propria cultura d”origine.
Il modello interpretativo che Dumont elabora vuole essere “comprensivo” sia delle configurazioni sociali olistiche (il paradigma dell’India) che di quelle che gli stessi attori interpretano come egualitario-individualistiche (la “società degli individui” dell”occidente). Per tale progetto la nozione di ideologia ha un’importanza che pare ricalcare in alcuni punti la centralità euristica che M. Mauss attribuiva alla religione e alle forme del sacro nello studio della vita collettiva. Con la nozione di ideologia Dumont indica sia ciò che è oggetto di credenza (la scelta dell’azione in rapporto al puro/impuro o all’utile/inutile), sia il modo in cui la credenza viene antroprodotta, secondo il meccanismo dell'”inglobamento del contrario”. La gerarchizzazione sociale – attuata in India attraverso le caste e in occidente attraverso i rapporti con le cose – costituisce la funzione essenziale di tale “ideologia”.
Riepilogo
Anno accademico | |
---|---|
Tema |
|
Periodo | |
Informazioni e contatti | Le lezioni si sono svolte presso la Fondazione Collegio San Carlo, via San Carlo 5, Modena,Tel. 059/421240, fax 059/421260 e-mail: cc@fondazionesancarlo.it, www.fondazionesancarlo.it |