L’acquisizione di un modello istituzionale non è sufficiente a garantire l’introiezione della democrazia. Soprattutto se tale acquisizione non matura all’interno di un processo di lunga data – come quello che in Occidente ha visto mobilitarsi attivamente vaste forze politiche e sociali -, ma è il prodotto della sola pressione esterna, magari di tipo militare.
Povertà, scarsa istruzione, autoritarismo e limitazione delle libertà, disuguaglianza di genere, olismo, mancanza di scolarizzazione e di privatizzazione della sfera religiosa, sono tra le cause che rendono difficile, oggi, l’appropriazione della democrazia da parte del mondo islamico. Se non muta il contesto sociale, economico, religioso e culturale, la democrazia troverà molti ostacoli ad affermarsi nel mondo della Mezzaluna e si presenterà con il volto della pura operazione di facciata.
Perché la democrazia si impianti, il mondo musulmano ha bisogno di un decollo economico che permetta la modernizzazione della società favorendo la formazione di un contesto sociale differenziato in cui classi e ceti, traendo vantaggi non solo dal mercato, ma anche dalla libertà, mettano fine al rapporto di dipendenza che caratterizza il rapporto neopatrimonialistico con i governanti. Tale modernizzazione dovrà favorire anche l’accesso all’istruzione e al lavoro delle donne. Solo questo «mix» di mutamento istituzionale, libertà, istruzione e affrancamento dal bisogno può permettere al mondo islamico di affrontare nodi quali la concezione della religione come fonte del diritto, la disuguaglianza codificata tra i sessi, l’introiezione della tradizionale gerarchia ordinativa religione-società-stato, la delega piena al potere politico e l’assenza di poteri equilibranti e istituzioni di garanzia; una modalità di risoluzione dei conflitti diversa dalla logica amico-nemico ed il ruolo di un’opinione pubblica libera e attenta al rapporto tra governanti e governati.
(da R. Guolo, L’Islam è compatibile con la democrazia?, Roma-Bari, Laterza, 2004, pp. 134-135)*
(*) I titoli contrassegnati con l'asterisco sono disponibili, o in corso di acquisizione, per la consultazione e il prestito presso la Biblioteca della Fondazione Collegio San Carlo (lun.-ven. 9-19)
Presso la sede della Biblioteca, dopo una settimana dalla data della conferenza, è possibile ascoltarne la registrazione.