PoèTanz!, groviglio di corpi e parole, nasce dall'incontro tra il poeta Edoardo Sanguineti, l'artista Marco Nereo Rotelli e la coreografa Monica Casadei, con le musiche di Andrea Liberovici e i tessuti di Mariella Burani.. Questa sinergia di forze si concretizza nella commistione di linguaggi e scritture differenti; il gesto imprevedibile dei danzatori, i testi di Sanguineti, le suggestioni visive delle installazioni luminose di Rotelli, i filmati storici messi a disposizione dalla Cineteca di Bologna, e, per finire, i costumi di Mariella Burani contribuiscono a dare vita a quell'intreccio di parole, immagini e danza che è PoèTanz!.
L'idea di far incontrare questi diversi linguaggi porta infatti ad uno stile di creazione del tutto inaspettato; in questo originale connubio, così, il gesto artistico dei danzatori sfuma nelle ombre e nelle luci che incorniciano l'ambiente scenico, penetra le ambientazioni visive create dalle proiezioni ed è esaltato dalla partitura sonora che ora rivela ora cela l'evocazione poetica.
Il marciare, il camminare, il baciare, incedere di azioni che fanno da sottotitolo alla rappresentazione, ripropongono in chiave simbolica i nuclei tematici della creazione; tripartizione che corrisponde a differenti ma precise tecniche del corpo, come sottolinea la parola di Sanguineti che traduce le teorie di Marcel Mauss sulla natura culturale di ogni gesto. Proprio i testi che Sanguineti trae dal saggio Le tecniche del corpo del sociologo francese dimostrano come non esista nell'uomo alcun comportamento naturale, ma come qualsiasi gesto sia invece "culturale". Il marciare richiama quindi l'atmosfera dei totalitarismi europei, il camminare riprende ironicamente l'osservazione di Mauss secondo cui le infermiere americane, e poi quelle francesi, camminavano come le dive dei film hollywoodiani, mentre il baciare, imperturbabile sotto una pioggia di polveri, liquidi, piume, è accompagnato dalla parola sanguinetiana che intreccia toni triviali ad una personalissima traduzione di Catullo.
Si succedono così rincorse, marce "a intermittenza", incontri-scontri tra corpi, seduzioni, passi di danza che alludono anche alle passerelle della moda, per concludere, infine, con un lungo e tenacissimo bacio, emblema di come niente di più tecnico possa esserci dell'approccio amoroso, non distratto da nulla se non dalla voce del poeta che fa di quel momento il simbolo estremo dell'intera rappresentazione.
Monica Casadei laureata in Filosofia all'Università di Bologna con una tesi su Platone e la danza, ha acquisito una solida preparazione nelle tecniche di danza contemporanea occidentale apprese in Italia, Francia e Inghilterra. Decisive nel suo percorso formativo, inoltre, le contaminazioni orientali derivate dai soggiorni in India e Cina e dallo studio delle arti marziali. Nel 1994 inizia in Francia la sua avventura di coreografa legata alla nascita della Compagnia Artemis Danza maturando, ad oggi, 19 creazioni: Un mare di pietre (1994), Il vizio del cielo (1995), Les pas perdus de l'amour piétinant (1996), Mamanonmama (1997), Senza domicilio fisso (1998), Angeli di carne (1999), Antonio Ligabue (1999), Linda e Alfredo (2000), Invito a cena con Eros (2000), Mayday. Mayday. May we help you? (2001), Corpo d'opera (2002), Kiss Time (2003), Fellini's road (2004, produzione del Théâtre de Suresnes Jean Vilar-Parigi), Tocata rea (2004), Ad libitum (2004), Rockstars (2004, produzione del Teatro Nuovo di Torino), Brasil Pass (2005), PoèTanz! (2006), Cuba 2006. La Rivoluzione Energetica (2006). Oltre alle tournée nei principali teatri e festival italiani, la Compagnia Artemis Danza è stata invitata in prestigiosi festival internazionali. Monica Casadei ha inoltre curato le coreografie di numerosi spettacoli teatrali e d'opera: Romeo e Giulietta (1997, regia di Walter Le Moli), Alice oltre lo specchio (1999, regia di Giorgio Gallione), Jenufa (2000, allestimento del Teatro San Carlo di Napoli), La signora dalle scarpe strette (2001, regia di Walter Le Moli), Traviata (2001, regia di Giuseppe Bertolucci), Macbeth (2001, regia di Dominique Pitoiset), Don Chisciotte (2002, regia di Henning Brockhaus). Dal 2002 Monica Casadei è direttrice artistica del Festival Corpi Multipli, a Lugo di Romagna (RA) e della rassegna di Parma La Danza del III Millennio, in collaborazione con la Fondazione Teatro Due; dal 2005 è consulente artistica presso il Teatro H.O.P. Altrove di Genova. Dal gennaio 2007 la Compagnia Artemis Danza è diventata membro del WDA Europe (World Dance Alliance Europe/Organizzazione Mondiale per la Danza) sotto l'egida del IDC-ITI/UNESCO.