Programma
Spirituoso
Largo
Vivace
Ouverture (Large, Vif)
Marche
Menuet – Air pour le patres
Tambourin 1 e 2
Gavotte 1 e 2
Bourree
Passepied
Marche
Chaconne
Ouverture (Maestoso, Allegro)
Le Reveil de Quixotte
Son Attaque des Moulins a Vent (Tres vite)
Les Soupirs amoreux apres la Princesse Dulcinee
Sanche Panche berne
Le Galope de Rosinante
Celui d’Ane de Sanche
Le couche de Quixotte
Riferimento essenziale per la cultura mondiale, motivo di ispirazione per artisti, musicisti, letterati, registi di cinema e teatro, oggetto di dibattito di critici e studiosi, connubio di vari generi letterari, dal romanzo cavalleresco – anche se in chiave parodistica -, al genere picaresco, alla novella, al dialogo letterario, al romanzo pastorale e d’avventura, Don Quichotte continua ad essere moderno nel suo essere “simbolo dell’umanità” (Thomas Mann). Pubblicato in una prima versione nel 1605, il romanzo narra le stralunate avventure di un anziano signore di provincia che, trascorsi anni e anni a divorare libri di cavalleria, perde il senno e decide di farsi paladino di nobili ideali. Sceglie un contadino un po’ impacciato, Sancho Panza, come suo fedele scudiero e, travolto da una impetuosa immaginazione, sostituisce la realtà che lo circonda con la visionarietà fantastica dei romanzi. Intorno a Don Quichotte e Sancho Panza, due archetipi dell’umanita, ruota un mondo pittoresco e contraddittorio dove follia ed esaltazione, sogno e realtà si fondono con una dolente consapevolezza delle umane miserie. El ingenioso hidalgo Don Quijote de la Mancha è anche un libro pieno di musica, dove risuonano trombe, tamburi, arpe, clarini, ciaramelle, corni, ribeche. Non vi è musico che non sia degno dell’attenzione di Don Quichotte, nel corso delle sue avventure ed egli stesso è un musico, cantore e compositore di romance per lenire le pene d’amore.
La musica ha ripagato, a sua volta con altrettanto amore, il Quijote. Tra le numerosissime versioni musicali dell’illustre personaggio il poema sinfonico di Richard Strauss costituisce forse il brano più universalmente noto. La Burlesque de Quixotte di Telemann (che ascolteremo in versione integrale) e l’opera teatrale Don Quichotte chez la Duchesse di Joseph Bodin de Boismortier, pubblicata a Parigi nel 1743, costituiscono la fonte principale da cui sono stati tratti i brani musicali proposti nello spettacolo, pagine di carattere brillante e descrittivo, per organico di soli strumenti, estrapolate al fine di costruire la sequenza di una sorta di Suite che, attraverso il linguaggio coinvolgente della musica “dedicata”, portasse a ripercorrere alcuni episodi tratti dalle avventure del Cavaliere. Un secondo percorso, che seleziona varie pagine dell’imponente opera di Cervantes, accuratamente scelte dal poeta Davide Rondoni, è affidato alla sapiente lettura dell’attore Ugo Pagliai. Ne è scaturito un originale e compiuto “racconto in musica” dal ritmo pulsante e sostenuto, dove il dialogo tra musica e parola rapisce e guida l’ascoltatore attraverso alcune vie maestre del capolavoro del sommo scrittore spagnolo.
L’arte dell’Arco
Federico Guglielmo – violino e direzione
Carlo Lazzari – violino
Marco Paladin – viola
Francesco Montaruli – violoncello
Massimiliano Mauthe von Degerfeld – violone
Nicola Reniero – clavicembalo
L’ensemble L’Arte dell’Arco è stato fondato nel 1994 su iniziativa di Federico e Giovanni Guglielmo che, in qualità di primo violino, si alternano come concertatori. Il suo principale obiettivo è quello di presentare sotto una nuova luce la musica barocca italiana, con una particolare attenzione ai compositori della Repubblica Serenissima di Venezia. Grazie ad un organico variabile L’Arte dell’Arco si dedica ad un repertorio che spazia da Gabrieli a Tartini e può impegnarsi nella ricerca e nella rivalutazione di opere oggi dimenticate. Sin dalle prime apparizioni discografiche con Dynamic/Musica Antica L’Arte dell’Arco ha ricevuto i più importanti riconoscimenti, dal Premio Internazionale del Disco Antonio Vivaldi di Venezia alle segnalazioni di riviste specializzate quali Repertoire, Diapason, Gramophone, Fanfare, Fono Forum, Cd Classica ed Amadeus. Attualmente l’ensemble è impegnato con Dynamic nella prima registrazione mondiale integrale dei Concerti per violino di Tartini. I primi dodici volumi di questo progetto, la cui realizzazione prevede trenta cd in un ciclo decennale, sono già stati pubblicati. Dal 1997 L’Arte dell’Arco incide anche per Deutsche Harmonia Mundi/BMG Classics. Per la registrazione di alcuni programmi l’ensemble ha invitato Christopher Hogwood – attualmente suo Primo Direttore Ospite – come concertatore e continuista. Da segnalare nelle stagioni 2005-2006 i tour di concerti in Giappone ed Estremo Oriente e la presenza in numerosi festival in Italia, Austria, Germania ed Olanda. I progetti futuri includono concerti e registrazioni con artisti quali Michala Petri, Hidemi Suzuki, Emma Kirkby, Vivica Genaux, Gemma Bertagnolli, Christopher Hogwood, Anthony Pay e Bob van Asperen. In questa stagione L’Arte dell’Arco presenta anche numerose nuove incisioni con CPO (Vivaldi, Concerti per Anna Maria; Handel, Musica sull’Acqua e Musica per i Reali Fuochi d’Artificio; Vivaldi, La Stravaganza e Concerti per strumenti a pizzico), Dynamic (Tartini, Concertos vol.13 e 14) ed un progetto su Veracini per Amadeus.
Ingresso: intero € 10 – ridotto € 7 (oltre anni 60) – giovani € 3 (da 15 a 26 anni) – gratuito (fino a 14 anni)