Negli anni Cinquanta e Sessanta, quando il mezzo televisivo non era ancora così diffuso, le figurine rappresentavano il più potente mezzo di diffusione delle immagini di cui i ragazzi potessero disporre per acquisire informazioni in maniera divertente. L'aspetto emozionale legato al desiderio di completare la raccolta si univa al piacere di osservare immagini dedicate ad ogni ramo del sapere. Attraverso le figurine era possibile scoprire la geografia di paesi lontani, imparare a classificare piante e animali, ricostruire avvenimenti storici, entrare in contatto con le più recenti invenzioni e persino imparare i punti salienti della Divina Commedia. Seguendo la suggestione degli album in mostra, i bambini scopriranno che è possibile imparare giocando, che i ritmi imposti dagli attuali mezzi di comunicazione possono essere sostituiti da ritmi lenti, volti a favorire l'osservazione di piccoli particolare e che acquisire nozioni può diventare un gioco divertente, come avveniva con i vecchi quiz televisivi o con l'ormai desueto Fiori, frutta, città…
I laboratori, realizzati dall'Associazione Arianna, sono legati alla mostra Figurine di sapere.