Che ne è del soggetto e dell’uomo oggi? A partire dal 1966, anno in cui Michel Foucault annunciò – con il suo volume Le parole e le cose – la morte dell’uomo, per passare attraverso la conferenza Fini dell’uomo che Jacques Derrida tenne nel 1968, il poststrutturalismo e il postmoderno, accompagnati e seguiti dall’instaurarsi dell’egemonia del pensiero di Martin Heidegger, hanno reso impossibile ogni discussione su questi temi. Ma la cornice storica contemporanea è radicalmente diversa da quella in cui quelle correnti di pensiero si sono mosse e hanno operato: in campo politico, al prevalere di valori collettivi, sovraindividuali che caratterizzò gli anni Sessanta, si è sostituito un individualismo selvaggio e filosoficamente assai rozzo. Gran parte del panorama filosofico attuale è poi occupato dalle discussioni di bioetica sul problema del diritto alla vita e alla morte e dalla questione ecologica, che portano di nuovo al centro il tema del soggetto: chi è titolare del diritto alla propria vita? Gli animali sono titolari di diritti – cioè soggetti? E la Terra stessa non è portatrice di diritti? In un certo senso, dunque, si è riaperto il grande dibattito degli anni Cinquanta e Sessanta su umanesimo e antiumanesimo, ma nessuna delle soluzioni che allora prevalsero appare oggi percorribile. Si cercherà quindi di dare qualche indicazione per ripensare diversamente la questione della soggettività seguendo soprattutto le tracce di un autore oggi sostanzialmente dimenticato, Maurice Merleau-Ponty: è sulla base del tema della natura e di quello, ad esso connesso inscindibilmente, della storia, che furono al centro delle sue riflessioni sulla fine degli anni Cinquanta, che si cercherà di cominciare ad abbozzare un’idea di soggettività e di uomo che possa rispondere meglio ai nostri problemi attuali.
Riferimenti Bibliografici
- M. Foucault, Le parole e le cose, Milano, Rizzoli, 1967;*
- Id., L'uso dei piaceri, Milano, Feltrinelli, 1984;*
- M. Merleau-Ponty, Il visibile e l'invisibile, Milano, Bompiani, 1993;*
- Id., La natura, Milano, Raffaello Cortina, 1996;*
- J.-P. Sartre, L'esistenzialismo è un umanismo, Milano, Mursia, 1978.*
(*) I titoli contrassegnati con l'asterisco sono disponibili, o in corso di acquisizione, per la consultazione e il prestito presso la Biblioteca della Fondazione Collegio San Carlo (lun.-ven. 9-19)
Presso la sede della Biblioteca, dopo una settimana dalla data della conferenza, è possibile ascoltarne la registrazione.