curatori: Betta Frigieri e Luca Panaro
Le opere di Karin Andersen si caratterizzano per la presenza di futuribili ibridi zoomorfi che si aggirano spaesati, forse in cerca di casa, nei luoghi che noi uomini frequentiamo quotidianamente. La volontà dell’artista è quella di uscire dalla logica antropocentrica, immaginando forme di vita teriomorfe, di natura o aspetto animale, ma anche vicine all’alieno, al diverso. L’impegno intellettuale che si cela dietro le belle immagini di Karin Andersen, è rivolto al riconoscimento del debito culturale che l’uomo ha maturato verso il mondo animale.
Karin Andersen è nata a Burghausen (Germania) nel 1966. Vive e lavora a Bologna e Milano.
Esposizioni recenti: 2006 Placing Sense, MUU Gallery, Helsinki (a cura di Juha Van Ingen); Stranger, con Christian Rainer, Galleria De Faveri Arte, Feltre (a cura di Gianluca Marziani); Ars in Fabula, Palazzo Pretorio, Certaldo (a cura di Maurizio Sciaccaluga); 2005 Imperfect Life, Studio d’Arte Cannaviello, Milano; Bologna Contemporanea, Galleria d’Arte Moderna, Bologna (a cura di Peter Weiermair); Universi clonati, Galeria de Arte Contemporanea Università de Talca, Cile (a cura di Antonio Arevalo); Premio Maretti, Valerio Riva Memorial, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino; Lastminute.bo, Museo Laboratorio dell’Università La Sapienza, Roma.
Pubblicazioni teoriche: Monstrorum Historia, biotech e teriomorfismo, in “Cluster”2004, Torino 2004 – Animal Appeal, uno studio sul teriomorfismo (con Roberto Marchesini), Hybris edizioni, Bologna 2003 – Ibridazioni e arte contemporanea, in “Ibridazioni, nuovi territori della scienza e della tecnica, dell’arte, della mente”, a cura di Eleonora Fiorani e Jacqueline Ceresoli, Apèiron, Bologna 2000/2002
La mostra prosegue fino al 29 ottobre 2006 con i seguenti orari: mercoledì e venerdì ore 16-20 / giovedì ore 21-23 / sabato e domenica ore 10-13 e 16-20
Info +39 339 3766367 – +39 0536 1844718