La celebre biblioteca dell'abbazia di Saint Victor, importante centro di studi religiosi frequentato da Rabelais durante gli studi all'Università di Parigi, ispira all'autore del Gargantua un catalogo burlesco, che mette in parodia la scienza scolastica e teologica (Gargantua e Pantagruel, II, VII). Un buon numero dei titoli elencati in quel catalogo sono di pura invenzione, altri alludono ad opere realmente esistenti. È partendo da questi titoli, e dal desiderio di vederli e di toccarli con mano, che nasce la mostra La biblioteca immaginaria di Rabelais. Artisti e creativi italiani e stranieri hanno preso a prestito alcuni dei titoli regalando loro, dopo cinque secoli di immaterialità evanescente, un'essenza concreta e tangibile. Ecco quindi il materializzarsi dell'antica Bibliothèque de Saint Victor, in un'originale mostra di libri-oggetto (o meglio, di oggetti-libro): non si tratta di falsi, bensì di neo-libri, manufatti che intepretano con libertà espressiva lo spirito bibliofilo ed eccentrico di Rabelais. Molti di questi "oggetti" non si fanno sfogliare, molti sì. Tutti si fanno leggere. Usciti dalle pagine che li hanno conservati per secoli come "semplici" titoli, ricostruiscono quindi idealmente parte della fantastica biblioteca con forme e dimensioni diverse, essendo realizzati in copia unica nei più svariati materiali.
Il progetto è a cura dell'Associazione Vaca di Ravenna (VACA – Vari cervelli associati, www.vaca.it) che da ormai otto anni propone il concorso Libri mai mai visti per prototipi di libri manufatti.
La mostra prosegue fino al 30 settembre con i seguenti orari:
Lunedì 14.00 – 20.00
Da martedì a sabato 9.00 – 20.00