Audio integrale
Video integrale
A scanso di equivoci, aggiungo: sarebbe irrealistico, anzi farsesco, credere che un modello di società giusta sia deducibile da certe costanti bio-antropologiche. Ogni programma politico mette radici in un contesto storico-sociale senza precedenti (le guerre civili di religione nel caso di Hobbes, un processo produttivo basato direttamente sulla potenza del pensiero verbale nel nostro caso), misurandosi con un’inedita costellazione di passioni e interessi. Tuttavia, l’azione collettiva è realmente contingente proprio perché, mentre stringe la presa sulla più labile attualità, si fa carico in modi mutevoli e imprevedibili di ciò che contingente non è, ossia appunto delle costanti bio-antropologiche. Il riferimento alla natura umana non stempera, ma accentua in massimo grado il carattere particolare e irripetibile di una decisione politica, l’obbligo di agire a tempo debito, la percezione che ieri sarebbe stato troppo presto e domani sarà troppo tardi.(da P. Virno, E così via, all’infinito. Logica e antropologia, Torino, Bollati Boringhieri, 2010, pp. 151-152)*
(*) I titoli contrassegnati con l'asterisco sono disponibili, o in corso di acquisizione, per la consultazione e il prestito presso la Biblioteca della Fondazione Collegio San Carlo (lun.-ven. 9-19)
Presso la sede della Biblioteca, dopo una settimana dalla data della conferenza, è possibile ascoltarne la registrazione.