Video integrale
a cura di Claudio Longhi
testi scelti da Carlo Altini
assistente alla regia Giacomo Pedini
con Lino Guanciale, Mauro Lamantia, Luca Micheletti, Simone Tangolo, Carlo Zanotti
e con Olimpia Greco (fisarmonica)
Il teatro è in grado di farsi ospite del pensiero. Anzi, non solo: può esserne cassa di risonanza, può farne vibrare le interrogazioni millenarie e persino azzardare qualche risposta. «Non sfugge al passato chi dimentica il passato», ammoniva un nuovo classico del pensiero moderno come Bertolt Brecht solo qualche decennio fa: per un’esplorazione dell’antica struttura ideologica su cui poggiano le nostre scienze politiche, cercando di fuggirne gli errori, le aporie, i cortocircuiti teoretici e recuperando la forza e la limpidezza delle originarie prospettive speculative e anche pragmatiche, il progetto di incontro tra filosofia e teatro pensato dalla Fondazione Collegio San Carlo vorrebbe guardare ai classici per non dimenticarne la lezione e, al contempo, per osservare il grado di evoluzione (o deterioramento) della nostra epoca storica, da quelle premesse germinata. Farsi consapevoli del presente, come leggendo in un termometro della filosofia il variare della temperatura “ideologica” lungo le epoche e comprendere così che cosa siamo diventati e come sia possibile rivoluzionare quanto non funziona nei nostri attuali sistemi: a questo il teatro potrebbe servire. O, forse, dovrebbe servire: allo stesso modo in cui si adopera una lente di ingrandimento per cogliere con chiarezza la struttura anatomica di un corpo piccolissimo, ugualmente, guardare attraverso un boccascena dovrebbe aiutare a chiarire i legami che consentono all’organismo dello Stato o della società – la metafora è antica – di funzionare, o che ne corrompono le attività. Il teatro attribuisce corpi alle idee, in modo che sia così possibile osservarle come al microscopio, offrendone utili inedite affascinanti prospettive “anatomiche”. La mise en espace delle Leggi di Platone giunge così come secondo approdo di un viaggio all’interno e all’intorno del sentimento politico occidentale che si specchia e si traduce nei capisaldi della filosofia politica classica, attraverso un percorso di avvicinamento all’antichità sviluppato sul doppio crinale dell’attualità/inattualità del “classico”. Dopo l’esperienza della Tirannide di Senofonte, che ha consentito un’incursione nella dimensione “privata” del potere – con le sue debolezze, le sue contraddizioni, le sue ragioni e le sue “sragioni” – il testo platonico sulle leggi introduce alla riflessione intorno al valore collettivo della legalità, il suo significato più fondo, i suoi rischi e i suoi interrogativi cruciali. Buona…osservazione!
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Per prenotazioni (fino a esaurimento posti)
Fondazione Collegio San Carlo
tel. 059.421208
dal lunedì al venerdì, ore 10-13; 15-18
cc@fondazionesancarlo.it