Nella mostra curata da Mario Bertoni, per la prima volta le opere di Giulio Paolini sono raccolte dedicando al libro come opera d’arte una attenzione particolare. Si tratta di circa 40 opere, di cui alcune inedite, che consentono di verificare il percorso creativo di Paolini nella sua completezza – da Ciò che non ha limiti e che per la sua stessa natura non ammette limitazioni di sorta del 1968 sino a Pagine del 2000 – e di analizzare compiutamente le differenti accezioni in cui il libro viene di volta in volta inteso e concepito. Si ha dunque la possibilità di ammirare opere in cui emerge innanzitutto una nozione di libro quale oggetto – Meridiana, Intervallo (l’Androgino), Pagine – altre in cui la progettazione grafica risulta più interna, prendendo forma nello scorrimento e nel ritmo di parole e immagini tali da innescare sorpresa e riflessione – Sei illustrazioni per gli scritti sull’arte antica di J. Winkelmann, Idea del Tempio della pittura, La tela della Veronica – e infine libri più tradizionali nel formato che ci restituiscono lo spessore del pensiero di Paolini e la qualità della sua scrittura.