Le passioni politiche saranno trattate assumendo soprattutto il punto di vista di due delle più potenti e inquietanti: l’ira e l’odio. Si mostrerà come esse vengano fomentate e modulate, nascoste e manifestate al tempo opportuno, così da produrre i risultati voluti, sia sul terreno della religione che in quello dello stato.
Nella cultura occidentale l’immagine dell’ira è tradizionalmente bifronte: da un lato essa è considerata nobile passione di rivolta contro le offese e l’ingiustizia, dall’altro temuta perdita dell’autocontrollo e, quindi, della libertà. Nel primo caso ci si oppone leoninamente ai tentativi altrui (veri o presunti) di sminuirci e di asservirci impunemente. Nel secondo ci si espone al pericolo di non essere presenti a se stessi, di dire cose o di compiere atti di cui ci si può più tardi pentire, di essere schiavi della parte peggiore di se stessi e di diventare così facilmente preda degli avversari.
L’odio, a sua volta, è classicamente rivolto ai nemici secondo il proverbio greco di “aiutare gli amici e nuocere ai nemici”. Ma anche se il cristianesimo ha cercato di limitarlo, imponendo il precetto paradossale di amare i propri nemici (inimici, però, ossia nemici privati e non hostes, ossia nemici pubblici), i conflitti religiosi hanno portato alla dichiarata volontà di sterminare i propri nemici. Si cancella così virtualmente il confine stabilito da Aristotele per cui l’ire è il desiderio di far provare all’altro il male che crediamo di aver ricevuto, mentre l’odio è la volontà che l’avversario venga annientato.
Una particolare attenzione si presterà infine ai “totalitarismi” del nostro secolo che – avendo invaso la sfera della coscienza mediante la manipolazione dei sentimenti secondo i dettami della psicologia delle masse – organizzano l’odio di classe, odio di razza e la furia militante contro gli avversari.
Riferimenti Bibliografici
- AA.VV., Storia delle passioni, a cura di Silvia Vegetti Finzi, Roma-Bari, Laterza, 1995;*
- Bibbia, Esodo;*
- Bodei R., Geometria delle passioni, Milano, Feltrinelli, 1991;*
- Canetti E., Masse e potere, Milano, Adelphi, 1981;*
- Hitler A., La mia battaglia, Monfalcone, Sentinella d’Italia, 1993;
- Ogien R., Ritratto logico e morale dell’odio, Roma, Manifesto Libri, 1996;*
- Sarocchi J., La colère, Paris, Desclée de Brouwer, 1993;*
- Scheler M., Wesen und Formen der Sympathie. Die Deutsche Philosophie der Gegenwart, Munchen, Francke, 1973;*
- Seneca, Dell’ira, in I dialoghi, Milano, Mondadori, 1992;*
- Zagrelbesky G., Il ‘crucifige!’ e la democrazia, Torino, Einaudi, 1995.*
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