Le provocazioni di Giobbe

Testo per eccellenza dell’orizzonte ebraico-cristiano, la Bibbia ha prodotto effetti di senso in direzioni molteplici, informando variamente la trama della cultura e dell’esperienza dell’Occidente. “Grande codice dell’arte”, secondo la bella espressione di William Blake, essa ha costituito un tessuto di narrazioni e di immagini entro il quale le arti hanno operato per secoli e stanno ancora largamente operando. Il presente volume, mirando l’indagine entro l’ambito del sapere letterario, intende leggere le provocazioni di senso di una figura biblica particolarmente pregnante nella storia della cultura: quella di Giobbe. Simbolo ora della santa pazienza, ora della sofferenza del giusto, ora del più insidioso peccato, la figura di Giobbe rinvia ad un territorio sconfinato di reinterpretazioni, trasfigurazioni e risonanze letterarie. La prospettiva del volume non intende andare ad una ricognizione di esse entro secoli e secoli di produzione letteraria, ma mira piuttosto a saggiare la fertilità di un metodo di indagine, ad approfondire le connessioni critiche tra esegesi critica e critica letteraria, a promuovere un laboratorio intertestuale capace di cogliere la costituzione e lo scambio di sensi che – intorno alla figura di Giobbe – è avvenuto tra saperi diversi.