Le radici tardoantiche dell'educazione
Directeur d'études - Ecole Pratique des Hautes Etudes, Paris
Il pensiero pedagogico moderno si è spesso richiamato a Socrate e all’antichità classica per giustificare alcune delle sue intuizioni. Eppure è nell’antichità detta «tarda», un mondo ben lontano dall’atmosfera di piacevolezze a volte mordaci del passato, che si sono gettate le basi di un modo di concepire l’insegnamento che ci riguarda ancora oggi. Sono infatti le scuole filosofiche neoplatoniche, attive tra IV e VI secolo d.C nel Mediterraneo orientale, tra Atene, Alessandria d’Egitto, la Siria e la Mesopotamia, ad aver conosciuto un modello di organizzazione e programmi strettamente codificati. Quest’ultimo rifugio della cultura ellenica, vale adire del paganesimo alla sua conclusione, proteso in un ultimo tentativo di reazione contro la definitiva cristianizzazione dell’Impero, ha notevolmente influenzato il Medioevo e ha sottolineato il carattere fondamentalmente asimmetrico della relazione pedagogica. Questo breve saggio introduce alla vita quotidiana di un maestro neoplatonico, che, per ragioni diverse, è sempre anche una guida spirituale o un direttore della coscienza il cui compito non è soltanto istruire, ma anche formare sul piano morale e spirituale.
Philippe Hoffmann è direttore di studi all’École Pratique des Hautes Études di Parigi, dove coordina l’area di ricerca «Filosofie e teologie antiche, medievali e moderne» e dirige il Laboratorio di Storia e antropologia dei saperi, delle tecniche e delle credenze. Co-direttore della Revue de philologie, de littérature et d’histoire anciennes, è membro di redazione delle riviste Academia, Philosophie antique e Dionysius. Oltre alla traduzione francese del Commentario alle Categorie di Aristotele di Simplicio, ha curato Le rire des anciens (1998); Recherches de codicologie comparée. La composition du codex au Moyen Âge (1998) e Pluralisme religieux. Une comparaison franco-vietnamienne (2013).
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