Questo dizionario storico della filosofia costituisce, nel suo campo, uno dei più utili strumenti di consultazione in lingua tedesca. Si tratta di un lessico dei termini filosofici, giunto finora alla pubblicazione del nono volume (Se-Sp), ma iniziato nel 1970 per volontà e sotto la direzione di Joachim Ritter, che ha dato l’impronta generale al lavoro, poi sostituito dopo la sua morte da Karlfried Gründer, che ha diretto il lavoro a partire dal volume quarto (1976).
L’opera si avvale della collaborazione di un gran numero di illustri studiosi, non solo tedeschi, che contribuiscono a fare di questo dizionario un lavoro di alto livello scientifico. Presentata come la riedizione del vecchio Wörterbuch der philosophischen Begriffe di Rudolf Eisler (apparso per la prima volta nel 1899), quest’opera ha in realtà un’impostazione ben diversa. In primo luogo è stata rivista aggiornando la nomenclatura dei termini rilevanti della filosofia del nostro secolo. E’ stato inoltre allargato l’ambito di interesse che si estende così anche alle scienze umane, al diritto e alla matematica. Infine è nuovo anche il modo di redigere le diverse voci. Mentre Eisler, figlio della cultura neocriticista e convinto della necessità di determinare i concetti filosofici con la stessa chiarezza di quelli scientifici, apriva ogni articolo con una definizione sistematica, Ritter predilige un approccio più schiettamente storico. I diversi termini vengono così definiti ripercorrendo la loro evoluzione, la storia del loro uso nelle diverse epoche e da parte dei diversi filosofi. Questo risulta maggiormente evidente per quei termini che hanno segnato la storia della filosofia sin dalle sue origini. Un esempio significativo in questo senso è costituito dal termine “Philosophie”, la cui voce, di più di trecento pagine, cerca di ricostruire la storia dell’uso di questo termine partendo dai Greci, attraverso la Patristica e il Medioevo, il Rinascimento e la Riforma, fino ad arrivare all’età moderna, allargando infine lo sguardo alle filosofie dell’Asia orientale. Coerentemente con l’impostazione delle singole voci, non si trovano nel dizionario voci d’accesso per autori.
Da segnalare come particolarmente utile la nota bibliografica che segue ogni voce del dizionario, in cui si offre innanzitutto il riferimento ai testi degli autori classici citati nell’articolo, poi, per le voci più importanti, una sintetica letteratura secondaria.