Il libro di Freeden offre un’importante strumentazione metodologica per uno studio rigoroso dei rapporti fra il concetto di ideologia e il mondo della teoria politica. Il punto di partenza è la critica dell”accezione tradizionalmente marxista del termine, per cui il riferimento al concetto di “ideologia” rimanda sostanzialmente al significato di mistificazione della coscienza sociale. Al contrario, Freeden intende fornire dignità normativa e metodologica al pensiero ideologico. Innanzitutto, l’ideologia non è un indistinto mondo dei valori, come vorrebbero alcune posizioni ricorrenti nel Novecento, che autorizzano l’odierna filosofia politica analitica ad espungere l’ideologia come giudizio di valore non pertinente all’analisi logico-empirica. Al contrario, se si estromette l’ideologia dalla riflessione teorica sulla politica si perdono importanti strati di senso. Come afferma Freeden “tutti i sistemi di credenze, anche quelli più vicini alla razionalità, contengono elementi fondati su preferenze collocate al di fuori della sfera razionale […]. Per essere più precisi, l’idea di democrazia implica preferenze razionalmente strumentali nei confronti di certi processi decisionali (paragonati ad altri in termini di risultato, ad esempio) ma rimanda anche a preferenze non razionali o pre-razionali – ad esempio, l’eguaglianza degli individui – preferenze che si basano su predilezioni culturali e su miti sociali oltrechè su considerazioni morali. Può naturalmente darsi il caso che credere a quelle assunzioni pre-razionali produca esiti razionali, ma questo non equivale a dire che quelle stesse siano completamente razionali” (p. 43). Viene così sottolineata l’importanza dell’ideologia nella creazione dei significati e della coerenza logica delle credenze sociali che divengono universi di valore politico. La prospettiva scelta da Freeden tenta dunque di ricongiungere il rigore razionalistico della filosofia politica di impianto analitico con il significato storico-sociale del pensiero politico. Ciò non significa assolutamente che la riflessione teorica aderisca all’ideologia sostenendo la causa dei partiti politici gli uni contro gli altri; naturalmente l’ideologia è anche questo, ma Freeden dimostra con un certo successo, nella parte del testo dedicata alla comparazione, che è improprio pensare alle ideologie come sistemi di credenze irrazionali. Esistono piuttosto famiglie di concetti simbolici che danno vita a nuovi universi di significato politico che, pur presentandosi con criteri normativi alternativi, mantengono dei nessi con contesti culturali e sociali adiacenti.
