Francesca Rigotti torna ad occuparsi di metafore, (cfr. Metafore della politica, 198 intorno alla retorica e al rapporto tra etica e retorica. La discussione si concentra sulle funzioni esercitate da quest”arte antica in campo filosofico e sul loro impiego. Rileggendo le fasi degli sviluppi della svolta linguistica, della ricomparsa della filosofia pratica e della riscoperta dell”ermeneutica, Rigotti ne ripristina il senso più autenticamente conoscitivo e quello pratico. Le connessioni tra retorica e verità, retorica e conoscenza e retorica e persuasione sono indagate alla luce di nuovi presupposti teorici che conferiscono a questa disciplina antica un valore conoscitivo intrinseco e proprie funzioni logiche e filosofiche. Per tradizione arte della persuasione, momento ornamentale e di decoro, puro esercizio di stile, la retorica ci si presenta con ben altri caratteri: si viene a configurare come momento vitale nella costruzione – edificazione di un discorso “argomentativamente” valido in cui la verità, di tipo dialogico, si ridefinisce nel vivo dell”interazione – un agire pratico, concreto – dei partecipanti al dialogo. Da arte di abbellimento e di decoro diventa atto teorico costitutivamente volto alla edificazione, chiarificazione e esposizione di concetti.
L”esigenza di un’”etica retorica” si avverte tenendo presente che la retorica è connessa al mondo dell”agire, delle norme e dei valori. E”, in principal modo, inventio filosofica, momento decisivo per l”accettazione di valori consensuali, nati da un contesto argomentativo “forte” e da diversificate strutture e pratiche discorsive. Il modello retorico applicato all”etica permette inoltre di intravedere una via di fuga da certi percorsi di violenza discorsiva: costruire un quadro di riferimenti comuni di discussione, di intersoggettività, ricopre un valore epistemico e, ancora di più, etico. I paragrafi dedicati alle maggiori, per importanza filosofica, metafore, (del vero, del bene, della giustizia) aiutano a comprendere l”importanza di un lavoro che riporti la retorica, dalla sfera speculativa e astratta di matrice platonica, al campo della filosofia pratica, riavvicinandola, nel contempo, al campo della filosofia pura.