Storia dell'individualismo


Laurent giustifica la categoria dell’individualismo come valida dal punto di vista delle scienze sociali contemporanee, rifacendosi espressamente alle lezioni dell’“individualismo metodologico” della scuola austriaca di inizio secolo di Carl Menger, proseguita poi da Leopold von Mises e Friedrich von Hayek, guardando inoltre alle polemiche contro lo storicismo e l’olismo di Karl Popper. Esistono naturalmente forti rischi nel costruire una tale operazione, soprattutto riguardo alla legittimità storiografica di usare in senso generale concetti che si riferiscono propriamente al contesto storico-sociale contemporaneo. La rassegna storiografica offerta da Laurent della fondazione dell’individualismo, opposto ai suoi avversari (dal cristianesimo antico a quello moderno, dalle filosofie comunitarie ai totalitarismi del Novecento) è in ogni caso complessivamente interessante e a tratti avvincente. Di particolare interesse è il capitolo V dedicato all’individualismo radicale dei libertari americani, ove l’autore dà conto delle tesi di autori contemporanei non molto frequentati nella letteratura dedicata a questi studi, ad eccezione di Robert Nozick. A partire da questa ricostruzione storico-teorica, Laurent indivi-dua con grande finezza alcuni grandi problemi, conseguenti all’individualismo “di massa” contemporaneo. In primo luogo, l’individualismo come comportamento narcisistico di massa potrebbe innescare la propria autodistruzione come forma culturale dominante. Infatti lo sviluppo della libertà individuale non implica di necessità il principio di un suo uso corretto: l’individualismo post-moderno è portatore di soggettivistiche “mine vaganti” che rischiano di provocare una caotica giustapposizione di comportamenti irresponsabili. D’altra parte, non è un dato di fatto incontrovertibile l’idea che tutti gli esseri umani abbiano la vocazione all’autonomia di comportamento e di giudizio. Infine, non sono assolutamente e definitivamente tramontati i tradizionali avversari di una concezione rigorosa dell’individualismo; in particolare gli integralismi religiosi, accompagnati dal ritorno della repressione puritana della libertà individuale dei costumi; lo statalismo che regolamenta e restringe il diritto di proprietà; il solidarismo che impone agli individui di essere sempre più dipendenti gli uni dagli altri; l’ecologismo che invoca il ritorno autoritario ad una vita più austera attraverso la restrizione dei consumi e del ricorso a beni o servizi individuali.

Dati aggiuntivi

Autore
Anno pubblicazione 2000
Recensito da
Anno recensione 2001
Comune Bologna
Pagine 134
Editore